L’iet (Istituto Editoriale Ticinese) è una delle case editrici più antiche del Ticino: le sue origini possono essere fatte risalire all’Ottocento. Ma il vero e proprio “padre” dell’iet è stato Carlo Grassi, che negli anni Venti avviò una serie di pubblicazioni incentrate sul territorio, con opere di letteratura, saggistica e libri scolastici che segnarono fortemente l’editoria ticinese. Tra gli autori ci furono Piero Bianconi, Elena Bonzanigo, Guido Calgari, Francesco Chiesa, Felice Filippini, Ketty Fusco, Emilio Geiler, Angela Musso-Bocca e Giuseppe Zoppi.
In anni recenti l’iet, le cui attività si devono ora a una collaborazione tra le Edizioni Casagrande (che ne cura promozione e distribuzione) e le Arti grafiche Salvioni, ha rilanciato «La Rivista di Bellinzona» e pubblicato volumi incentrati sulla cucina locale (Casa nostra, 2013) e su itinerari escursionistici (la collana «Sentieri», dal 2003), oltre alla classica traduzione in dialetto del Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry (Ul principe pinin, 2015).
Continua inoltre a proporre ogni anno – dal 1939! – il Diario scolastico della Svizzera italiana, a cui hanno collaborato, nei decenni, numerosi grafici e illustratori ticinesi.
Nel 2021 l’iet ha presentato la nuova collana «Storie di qui», che raccoglie testimonianze e vicende dalla Svizzera italiana.